La val Travenanzes è davvero, come la valle incantata.
Lunga 12 km scende dalle rocce del Lagazuoi, passa di fianco alla maestosità delle Tofane, per sprofondare e chiudersi sempre di più attorno al suo torrente e arrivare a Fiames.
Percorrendola, il paesaggio cambia, si trasforma. Il bianco delle rocce si mescola con il colore dei boschi, prima timidi e poi imponenti. Le pareti altissime delle Tofane da una parte e di Fanes dall’altra, ti fanno sentire un micorscopico felicissimo essere e ti accompagnano fino alla fine cullandoti con le acque del Rio Travenanzes, secchissimo o gonfissimo, a seconda dei periodi dell’anno.
La magia che si incanala in questa valle potrà difficilmente essere dimenticata. Anche il suono di questa parola sembra quasi una dolcissima cantilena che rende questo trail davvero speciale.
INFO
– VARIANTE DAL RIFUGIO LAGAZUOI (con funivia) 19km
dislivello: 442+ 1650-
– VARIANTE PER COL DEI BOS: 19KM
dislivello: 600+ 1500-
– difficoltà: medio
– tempi di corsa 3/3.30h
– tempi di camminata: 6/7h
– segnavia: sentieri 423, 401, 408, 409
KIT
– 2 scorte d’acqua (c’è una fontana a metà strada, alla vecchia malga Travenanzes.
– scorta di cibo (non incontrerete rifugi in tutta la valle).
– una giacca a vento
VARIANTE A – COL DEI BOS
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VARIANTE B – LAGAZUOI
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Percorso
Non si tratta di un anello. E’ quindi necessario organizzarsi con due macchine. Una si lascerà al Lago Ghedina (punto d’arrivo) e una ci porterà al punto di partenza, cioè il passo Falzarego.
La prima parte del percorso, cioè fino a Forcella Travenanzes, può avere due varianti:
La prima è quella di prendere la funivia del Lagazuoi, risparmiandosi il dislivello in salita e circa una quarantina di minuti di corsa in salita.
La seconda parte dal Col Gallina e raggiunge la forcella passando da Col dei Bos, grazie al sentiero 423.
In ogni caso giunti in carreggiata si segue per tutto il tempo il sentiero 401 che ci accomopagna fino a fondo valle.
Subito dopo aver guadato per l’ennesima volta il fiume, bisogna stare attenti a seguire il sentiero 408 che porta alla forcella Posporcora per poi scendere nuovamente. So arriva ad una strada di ghiaia che si prende a destra (sentiero 409), e infine si segue per il lago Ghedina una strada asfaltata che vi porterà dove avete lasciato la macchina.



