Metto gli sci in spalle e comincio a salire per un “monticello”. Ovviamente al primo, segue un secondo “monticello”, sempre con gli sci in spalla. Una sfacchinata. Ma decisamente ricompensata. Una discesa non banale, poco conosciuta e che quindi rimane molto spesso in ottime condizioni,anche perché rivolta. La neve si mantiene bene. Il pendio è perfetto, molto ripido ma aperto. Un fuoripista a portata di mano davvero divertente.
INFO
AVVICINAMENTO: Arabba, seggiovia Sass de la Vegla
ESPOSIZIONE DISCESA: Nord
DIFFICOLTà: media
DISLIVELLO SALITA: 50mt
DISLIVELLO DISCESA: 600mt
PENDENZA: 50°
AMBIENTE: pendio aperto e bosco
NELLO ZAINO: arva, pala, sonda, airbag, pelli di foca.
N.B. ATTENZIONE. MOLTO PENDENTE, ANCHE NEL BOSCO. QUESTO ITINERARIO RICHIEDE CONDIZIONI DI NEVE ASSOLUTAMENTE SICURE.

ITINERARIO
Scendere dall’arrivo della seggiovia lungo la pista fino al laghetto artificiale sulla sinistra. Uscire dalla pista, superare il laghetto e salire su per il monticello subito dopo. Utilizzare le pelli quando necessario. Spesso la salita a piedi è resa impossibile dalla neve. Si passano dei massi e si risale lungo la dorsale a monte del rifugio. Tenendosi leggermente a sinistra della dorsale si raggiunge il punto più alto che rimane più indietro rispetto alla croce.
Si scende a destra (est) lungo un pendio molto ripido che si apre via via che si procede. Da qui il percorso vira leggermente a sinistra, anche se verrebbe voglia di continuare dritti. Rimanere quindi vicino al dorso della montagna e scendere ancora lungo un altro pendio aperto. Si arriva quindi nel bosco fitto e si incontra la stradina che si prende a sinistra, fino al parcheggio della funivia di Porta Vescovo.
ATTENZIONE: ORIENTAMENTO NON FACILE IN ASSENZA DI TRACCE.