Non sarà montagna e nemmeno collina. Tendenzialmente molto lontano dai sentieri che mi interessa correre e dall’ambiente che mi serve per stare bene.

Ma il polmone più grande di Londra, quando vado in città perlopiù per lavoro, riesce a farmi respirare e, perchè no, anche ad emozionare.

Hyde Park è un micromondo all’interno di un contesto urbano che mi porta via così tante energie durante il giorno…

Ovviamente, lo preferisco all’alba, quando il clima britannico si fa sentire di più, con la sua umidità e il suo vento pungente.

Nonostante l’ora quasi proibitiva, c’è un sacco di movimento. Cani con i loro padroni, joggers con le loro tutine all’ultima moda, gruppi di persone che salutano il sole facendo yoga, e gruppi di persone che nuotano nel laghetto ghiacciato, in mezzo ai cigni e alle anatre.

Qualche barbone infreddolito. E qualche anima libera che passeggia ancora sognando.

Se sei fortunato puoi vedere la luna grande tra gli alberi, correndo verso Kensington, e il sole sorgere tornando indietro. Saluti la notte ed accogli il giorno.

Due previlegi non da poco in una sola corsa.

Se non ci fosse Hyde Park, le mie trasferte oltre Manica sarebbero molto molto molto più difficili.

Alzatevi presto una mattina e buttatevi dentro al parco. Vagate o seguite la mia traccia.

In ogni caso ne varrà la pena.

INFO

–  7,5 km

– dislivello: –

– difficoltà: molto facile

– tempi di corsa: 45/60 minuti

– tempi di camminata: 1/2,30 h


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